Ci risiamo. Ancora una volta mi trovo a spendere parole – non belle, purtroppo per me – su Telecom. Qualcuno potrebbe già dire “é come sparare sulla croce rossa”. E farebbe bene. Sto scrivendo questo pezzo, un po’ controvoglia, ma è forse il rancore che mi spinge a farlo.
Un collega oggi mi ha detto “sento odore di post critico su Telecom”. Ho risposto “ma no..”, ma ci sono ricaduto. Cercherò però di rendere il tutto un po’ costruttivo, non una mera lamentela (tanto non serve a nulla), ma una riflessione. Prima però i fatti.
Come ho scritto, a questi link “Telecom è lo scavo impossibile. Tutto normale” e “Continua la barzelletta ADSL Telecom” , mesi fa ho richiesto l’attivazione di una nuova linea ADSL. Mesi dopo, è stata attivata. Internet Senza Limiti a 7 Mega, che ovviamente è sempre andata a meno della metà. Ma già mi sentivo fortunato, qualcosa più di un paio di mega erano una soddisfazione dopo anni passati a litigare con praticamente tutti gli operatori. Qualche giorno fa, di punto in bianco, il modem non si allinea più. Ormai scevro da ogni impulso emotivo, prosciugato negli anni, ho chiamato il centro assistenza e fatto presente il problema. Un paio di giorni dopo il problema viene risolto… a metà. É stata impostata la solita linea al minimo sindacale, 800 Kilobit, in altre parole un download massimo di una settantina di Kilobyte.
Per chi non lo sapesse, quando la linea ha problemi di stabilità, quindi quando le centraline sono congestionate, Telecom imposta la linea a quella velocità ridicola. Però c’è qualcosa che non va nel mio caso. Fino al giorno prima la linea andava a 2/3 mega circa, e di botto è stata tagliata. I casi sono due, o in un unico giorno Telecom ha sottoscritto decine di contratti e collegati tutti a quella linea (improbabile) o deliberatamente (o per colpa di qualche tecnico con la fretta di andare in vacanza) è stata tagliata la linea. Cosa hai fatto Telecom, mi hai dato il contentino per un paio di mesi, adesso mi seghi la linea e fai contento qualche altro nuovo cliente per qualche mese?
Non è la prima volta che mi è successo. Un’altra volta sempre con una linea telecom, e poi con una linea Fastweb. La verità è che qualunque operatore sia, lo sappiamo, i cavi e le centraline sono di Telecom, e il fine è sempre lo stesso: linea tagliata a 800 K e anche meno. Qui finisce la lamentela e inizia la riflessione.
L’Italia è spaccata in due. Ci sono le abitazioni ben servite dalle infrastrutture e quelle lontane dalle centraline (sottodimensionate e vecchie). I primi, i più fortunati, hanno la certezza che qualunque abbonamento decidono di sottoscrivere, la loro velocità sarà da 3 mega circa ai 7 mega. 4.5 mega in media. Gli altri, i più sfigati, invece avranno una linea che a stento arriva a 1 Mega. In entrambi i casi, ecco la grande verità (mia quantomeno, ma condivisibile), la formula perfetta e infallibile per scegliere l’ADSL in Italia: guardate solo il prezzo!
Faccio un inciso: chi ha Fastweb, è raggiunto da fibra ottica o da linea di proprietà di Fastweb, non centra in questo discorso. Ma vale per tutti gli altri.
É inappuntabile che tutti i discorsi relativi ad antipatie varie verso un operatore si annullano a vicenda. C’è chi dice di essersi trovato malissimo con Tiscali per qualità e servizio assistenza, e c’è chi dice la stessa cosa di Libero e via dicendo. Come c’è chi sostiene di non aver avuto nessun problema con l’uno o l’altro operatore. Se qualcuno vi dà un consiglio basato su esperienze personali, lasciate perdere, chiedete a un altro vicino e vi dirà l’opposto. L’unica verità è che le infrastrutture sono quelle che sono. Il cavo di rame, il doppino telefonico, l’accrocchio elettrico che vi collega alla rete è sempre quello. Se la vostra zona è ben servita, la connessione andrà bene, che sia firmata Telecom, Tiscali o Libero. Se è tutto congestionato, è questione di tempo prima che la mannaia taglia rete si abbatta sulla vostra connessione.
È da questo ragionamento che si evince la famosa verità di cui parlavo prima. Guardo gli operatori e scelgo chi costa meno, o chi ha l’offerta che più si addice alle mie esigenze. Perché devo spendere di più se tanto, alla fine dei conti, giorno più giorno meno, mi ritrovo con una velocità da anni novanta? Tanto vale spendere il meno possibile.
Siete in questa condizione? Allora ricordate che l’AGCOM ha obbligato tutti gli operatori a dichiarare una velocità minima (art. 7 comma 4 della delibera 244/08/CSP) per i loro servizi.
Telecom, TeleTu, Infostrada dichiarano 2.1 Mbps. Tiscali dichiara 2.8 Mbps, mentre Fastweb 3.1 Mbps. Se tali valori non sono rispettati, potete recedere dal contratto senza alcuna penale (art. 2, punto 17 delle condizioni generali di abbonamento). L’unico cavillo potrebbe essere l’applicazione di tale legge solo per gli abbonamenti Internet. Per esempio, se avete Alice ADSL (Internet e voce), tutto ciò non vale. In questi casi potreste provare prima a un cambio di tipologia di abbonamento.
Per quanto mi riguarda, lascio ancora qualche giorno a Telecom, e magari una telefonata di cortesia. E se nulla si guadagna, valuterò di persona come gli operatori si sono adeguati a questo decreto dell’AGCOM.