Alcuni anni fa. No, rifaccio. Tanti anni fa, fin dai primi vagiti del nuovo millennio, qualche fortunato sperimentava già i videogiochi 3D in modalità stereoscopica. Erano gli anni dell’Elsa Revelator e dei monitor CRT con frequenza di refresh superiore ai 100 Hz, caratteristica necessaria per usare la stereoscopia. Quanti soldi buttati in quel 19″ da 20 Kg…
A quei tempi scegliere Nvidia era d’obbligo per chi voleva immergersi nel mondo 3D. Poi ci fu una svolta e un addio. La svolta riguardava l’arrivo sul mercato di massa dei monitor LCD, l’addio era quello della stereoscopia, frenata dall’inadeguata frequenza di refresh dei “monitor piatti”, come tutti li chiamavano un tempo (e qualcuno lo fa ancora adesso).
Ci sono voluti quasi dieci anni per ripescare questa benedetta tecnologia, e capire che un passo del genere vale più di qualsiasi “Full HD” o “HDMI” del caso. In questi dieci anni i monitor e le TV sono diventate sempre più grandi, sempre più piatte, sempre più definite, sempre più contrastate, sempre più “digitali”..
Alzi la mano chi, rispetto a dieci anni fa, sente la propria esperienza di visione della TV cambiata radicalmente. Si, dieci anni fa un 26″ mi sembrava enorme. Ora il 26″ lo uso per lavorare, e mi va quasi stretto. I film li guardo sul 50″, che appena preso sembrava un nuovo mondo, ma dopo un mese sembra già più piccolo. I film li guardo in 1080p e col Surround. Insomma, è una figata, sembra di stare al cinema… anzi è meglio di alcuni cinema, non faccio le code, non ho quello da parte che si riempie le gote di popcorn, per andare in bagno non devo aspettare la fine del primo tempo..ma, alla fine, non è poi cambiato molto. La sensazione che lascia è la stessa. Era bello anche un film in DVD ascoltato con le casse integrate della TV. Tutto è migliorato, ma non è cambiato. Il 3D può farlo.
Il 3D stereoscopico può cambiare il modo in cui si guarda un film. Non il 3D di adesso. Il 3D di Avatar o di Alice in Wonderland è uno stereoscopico fittizio. Le scene che non fanno rimpiangere di aver speso 30 euro per due biglietti e due Coca Cola si contano sulla punta delle dita.. di una mano. Il 3D di oggi è giovane, e il 3D della grande massa, quello dei cinema, faticherà a diventare migliore nei prossimi anni. Il vero 3D, da lasciare a bocca aperta, strabilierà tra le mura di casa. Basta vedere qualche demo tecnica, filmati dove senza accorgervene allungherete la mano per accarezzare l’aria animata da una creatura o un oggetto scappato dalla piatta barriera della TV. Il 3D che si sperimenta ora va oltre oltre il limite fisico dello schermo, all’interno, non esce, se non rare volte.
Per nostra fortuna, il mercato possiede già tutte le caratteristiche essenziali per questa metamorfosi. Ma ci vorrà ancora del tempo. I videogiochi saranno il fattore trainante, quello che permetterà a molti di toccare con mano il vero 3D. Playstation e Xbox giocheranno un ruolo fondamentale. Non i film, quelli arriveranno dopo. Dopo che nelle case ci sarà un televisore da 40, 50 o 60 pollici (perché il 3D vuole uno schermo grande), dal costo di 1000 euro, non di più, o almeno non molto di più. Auspicabile sarebbe anche una tecnologia in grado di far guastare il 3D senza occhialini, ma non è questo il futuro che ci aspetta nei prossimi anni.
Fra un paio d’anni i televisori 3D saranno diffusi quanto lo standard Full-HD si è diffuso dopo un medesimo tempo dalla sua presentazione. E lo standard sarà quello degli occhialini passivi, come quelli del cinema. Quelli attivi costano troppo, pesano di più, devono essere ricaricati. Troppi aspetti negativi. Attualmente offrono un’esperienza migliore, ma i problemi delle tecnologie passive possono essere sistemate dalla tecnologie integrate nelle TV.
Se state pensando di acquistare ora una TV 3D, ripensateci. Il costo è spropositato, e starete acquistando qualcosa di poco fruibile, acerbo e immaturo. È un peccato, perché si poteva già iniziare dieci anni fa, senza questa inutile pausa. A quest’ora film come Star Wars o Il Signore degli Anelli sarebbero stati veramente avventure epiche, e magari interattive.