Da qualche tempo il registro anti pubblici rompi scatole è attivo. Se hai un numero di telefono citato in qualche elenco pubblico, come la classica rubrica del telefono, puoi finalmente richiedere che non ti arrivino chiamate pubblicitarie indesiderate. Per iscriversi basta andare su questa pagina e compilare un centinaio di campi. Ci manca solo il gruppo sanguigno e l’informativa sulla regolarità dell’intestino.
Ci sono alcune di eccezioni. Innanzi tutto, i numeri di cellulare sono praticamente esclusi, siccome raramente appaiono in registri pubblici. Eppure gli operatori ci bombardano quotidianamente di spam, in forma di telefonate o SMS mai richiesti.
Il passaggio a un nuovo operatore non aiuta, anzi, si eredita lo spam del vecchio e si guadagna quello del nuovo.
In seconda istanza, il vostro attuale operatore può continuare a contattarti senza problema. In particolare, chiunque abbia un contratto attivo con l’utente e ne conosca il numero di telefono, lo può chiamare relativamente all’offerta in corso o a nuove proposte. A prescindere che uno si sia iscritto al registro, essendoci un rapporto ufficializzato da un contratto, l’azienda ha il diritto di poterci contattare.
Inoltre, chi ha autorizzato un’azienda all’uso dei propri dati personali, non avrà benefici dal registro, ma dovrà richiedere direttamente la cancellazione dei dati. Meglio stare attenti alle clausole sulla privacy!
Registro Pubblico delle buone occasioni di guadagno.
Insomma, a parte queste due eccezioni, iscrivendoti al registro dovresti perlomeno levarti dalle scatole la gran parte delle chiamate pubblicitarie. Certo, poi rimarranno ancora gli SMS, le email di SPAM, i quintali di volantini nella cassetta della posta.
Infine, guardando questo prezziario che le aziende devono pagare per ottenere gli elenchi verificati di cittadini da poter contattare, viene un sospetto. Non è che l’iniziativa serva più a strizzare soldi da telco e altre grandi società piuttosto che a tutelare le vittime delle chiamate pubblicitarie.